Il Coronavirus ha messo in ginocchio tantissime aziende italiane. Molte organizzazioni sono state costrette a ricorrere alla cassa integrazione per resistere alla crisi. Questa situazione ha pesanti ricadute su tutti i lavoratori: ad ogni livello i dipendenti vedono ridotto di non poco il proprio stipendio.
Sulla base degli aggiornamenti Inps, il 24 aprile è stata inoltrata la domanda di cassa integrazione e assegno ordinario per 7,3 milioni di beneficiari. In cosa si traduce, tutto ciò, in termini di busta paga? A rispondere è un’analisi elaborata dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, sulla base dei dati Istat. Secondo lo studio, a questa enorme platea di lavoratori verranno a mancare 3,476 miliardi di euro al mese. Dunque, ogni lavoratore perderà in media 472 euro al mese, con una riduzione dello stipendio pari al 36%.
Più alta è la retribuzione maggiore sarà la perdita: si va dunque da un 25% per le professioni non qualificate, a un 45% per quelle scientifiche ad elevata specializzazione. Nel dettaglio:
- Gli addetti alle costruzioni subiranno una riduzione dello stipendio del 32.1% , con 419 euro in meno sulla busta paga.
- Gli impiegati addetti alla segreteria vedranno lo stipendio ridotto del 32,1%, con 393 euro in meno sulla busta paga.
- Gli operai addetti all’assemblaggio subiranno una riduzione del 31,8%, con 421 euro in meno a fine mese.
- Gli addetti alle vendite avranno lo stipendio decurtato del 26,8%, con 285 euro in meno.
- Gli addetti alla ristorazione subiranno un calo del 25,8%, con 244 euro in meno sulla retribuzione finale.
- Operai del tessile e dell’abbigliamento accuseranno una riduzione del 22,6%, con 286 euro in meno.
- Operai della cura estetica soffriranno meno, con una riduzione del 22.6%, pari a 186 euro in meno sullo stipendio mensile.
Se finora la situazione appariva complicata, i dati restituiscono un quadro drammatico.