Nelle ultime settimane l’emergenza sanitaria ha costretto moltissime aziende ad adottare lo smart working. Se ad inizio emergenza gran parte dei datori di lavoro si diceva restia all’uso del lavoro agile, strumento fin ora poco utilizzato nel nostro Paese, con il passare del tempo il lavoro smart si è rivelato una modalità efficiente, capace di aumentare la produttività.

Infatti, se supportato dalla disciplina e dall’adeguata gestione degli strumenti, lo smart working può rivelarsi sorprendentemente utile, consentendo ai dipendenti di essere più efficienti, produttivi e focalizzati. Il lavoro smart, infatti, non è solo legato alla tecnologia, è fondamentale anche la capacità di organizzarsi, a livello personale e aziendale.

Tuttavia, l’uso dei dispositivi tecnologici è indispensabile: senza non potrebbe esserci lavoro a distanza. Per questo le aziende si sono dovute dotare degli strumenti necessari per consentire ai dipendenti di lavorare da casa, dando la possibilità ai lavori di accedere ai dati aziendali tramite i loro dispositivi mobili. Sempre più lavoratori usano il proprio smartphone per lavorare. Ciò può rappresentare una vittoria per le aziende, che vedono aumentare progressivamente l’efficienza dei propri dipendenti, aiutati dai dispositivi che conoscono alla perfezione. Allo stesso tempo apre una nuova backdoor per l’accesso ai dati aziendali sensibili, aumentando il rischio della violazione.

Per questo mettere in sicurezza anche i dispositivi dei propri dipendenti non è più facoltativo. Ora più che mai proteggere le informazioni aziendali è fondamentale per evitare gli attacchi esterni; basti pensare che nel 2018 gli attacchi verso i dispositivi mobili sono quasi raddoppiati rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 116,5 milioni. Se a ciò si aggiunge che dal 2018, con l’entrata in vigore del regolamento europeo Gdpr, le aziende sono responsabili della violazione delle informazioni personali dei dipendenti, l’importanza della protezione risulta ovvia.

Dunque, se ancora non lo avete fatto, correte subito ai ripari. Chiedete alle vostre aziende di dotarsi di un meccanismo capace di garantire la sicurezza dei dati in tutti i dispositivi, in qualsiasi luogo da cui si accede. La difesa non è più un’opzione.